“L’estetica del male” è la nuova mostra dell’Albertina Modern di Vienna dedicata ad Alfred Kubin (1877-1959). Dal 14 agosto 2024 al 12 gennaio 2025 vengono presentate circa 100 opere dell’artista austriaco, fra i più profondi ed inquietanti del XX secolo. Morte, paura e le più oscure ombre dell’esistenza umana vengono ritratti da Kubin senza censure e sono presentati in sezioni dai titoli evocativi: “condannati a morte dalla nascita”, “incubi dell’oscurità”, “grottesche e mostruosità”.
Alfred Kubin, The Egg, ca. 1901/02, 16×24 cm, The ALBERTINA MUSEUM, Vienna © Eberhard Spangenberg, München / Bildrecht, Vienna 2024
Kubin è un artista poliedrico, passato dall’illustrazione alla pittura alla scrittura: famoso è il suo romanzo “L’altra parte“, pubblicato nel 1909 e corredato da 52 illustrazioni. Tutta la sua carriera è stata fortemente influenzata dalle proprie esperienze personali di sofferenza e angoscia.
La morte della madre, i continui dissidi con il padre, le difficoltà familiari e un tentativo di suicidio all’età di vent’anni sono eventi che hanno marcato profondamente la sua riflessione e la sua produzione artistica. Nei suoi disegni emergono temi come l’alienazione, la paura della sessualità e una visione del mondo cupa e disincantata.
La mostra si concentra sulle opere realizzate tra il 1899 e il 1904. Questi pochi anni sono stati un momento cruciale per la formazione del linguaggio visivo di Kubin e, allo stesso tempo, un momento di grande trasformazione per il mondo intero. Il mondo nuovo, il Novecento, si affaccia sullo scenario della vecchia Europa e dell’aristocratico impero austro-ungarico con tutto il suo portato di angosce, sociali e personali. Sono, tra l’altro, gli stessi anni nei quali nasce la psicanalisi nello studio viennese del dottor Freud.
La curatrice Elisabeth Dutz e la sua assitente Laura Luzianovich, scegliendo fra gli oltre 1.800 disegni conservati all’Albertina, ci mostrano quindi il male che Kubin cerca, e trova, nel profondo dell’animo umano, tanto negli aspetti personali ed individuali quanto nella più ampia critica alla società moderna.
Le terribili esperienze personali di Kubin si trasformano allora in una rappresentazione universale del male e della sofferenza, un’indagine sui recessi più oscuri della psiche umana. Il suo lavoro rimane una testimonianza potente e attuale delle paure e delle ossessioni che continuano a tormentare l’umanità.
La mostra “Die Ästhetik des Bösen” non è solo un omaggio a un grande artista, ma anche un’esperienza che sfida lo spettatore a confrontarsi con le proprie paure e con la realtà del male che, come ci ricorda Kubin, è sempre presente, in agguato appena oltre il velo del quotidiano.
Die Ästhetik des Bösen (L’estetica del male)
Albertina Modern, Vienna
14.08.2024 – 12.01.2025
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