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Mostre

zanzara arte contemporanea: un nuovo spazio per l’arte contemporanea a Ferrara

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David Grigoryan, The girl behind the courtyard, Odessa, 2016. Serie Odessa Sole mio, 2022. © David Grigoryan

 

Inaugura il 27 settembre (con un’anteprima stampa e su invito il 23 settembre) zanzara arte contemporanea, un nuovo centro per l’arte contemporanea nel cuore di Ferrara. Zanzara si presenta al pubblico con due mostre personali: “Odessa Sole mio” di David Grigoryan e “Anomaliae” di Elisa Leonini, entrambe a cura delle fondatrici di zanzara, Sara Ricci e Giulia Giliberti.

 

L’obiettivo di zanzara arte contemporanea è di sviluppare mostre e progetti con artisti nazionali e internazionali, riavvicinando e riconnettendo l’arte contemporanea al tessuto urbano e sociale della città, partendo dall’assunto che l’arte è una zanzara dalle mille ali (Joseph Beuys, 1981).

 

David Grigoryan, Odessa, 2018. Serie Odessa Sole mio, 2022. © David Grigoryan

 

La mostra “Odessa Sole mio” è dedicata alla città di Odessa (Ucraina), raccontata attraverso gli scatti dello street-photographer e fotoreporter David Grigoryan, che nel corso degli anni ha catturato scene di vita vissuta per le strade della sua città, prima e durante la guerra tuttora in corso in Ucraina. Dietro l’obiettivo c’è un giovane fotografo, in grado di narrarci di un “prima” e del presente con grande delicatezza.

Il titolo “Odessa Sole mio” sottolinea il legame di David Grigoryan nei confronti di Odessa e rimanda alla connessione tra Odessa e l’Italia. L’esposizione è un poetico omaggio alla città del sole, musa ispiratrice della famosa canzone omonima: si narra infatti che “O’ Sole mio”, sia stata concepita proprio a Odessa e ispirata al malinconico ricordo della città di Napoli dalle rive assolate del Mar Nero.

Il percorso comprende una selezione di 23 fotografie scattate in un arco temporale di circa 10 anni, e un video realizzato recentemente a Odessa.

 

Elisa Leonini, Mag=436X, 2022. Stampa b/n su tela di ingrandimenti di tracce audio di dischi in bachelite, 85x85cm. Serie Anomaliae, 2022. © Elisa Leonini

 

Da sempre interessata al concetto di sinestesia, in “Anomalie” Elisa Leonini indaga il suono nelle sue forme visive, sonore e plastiche, cercando nuove soluzioni per trasformare forme e colori in suono, ma anche per trasformare il suono in forme e colori. “Anomaliae” nasce dal desiderio dell’artista di entrare all’interno di una forma che possiede e genera già un suono, come un disco musicale, per approfondire la “visione del suono”.

Partendo da ingrandimenti di frammenti di dischi in vinile e bachelite, realizzati al microscopio elettronico presso il Centro di Microscopia Elettronica dell’Università degli Studi di Ferrara, l’artista realizza immagini, suoni e sculture che mutano in paesaggi e territori sconosciuti. In aggiunta, manipolazioni sonore dell’artista creano quella corrispondenza metaforica tra suono e immagine che determina l’interscambio sinestetico tra visivo e uditivo, dandoci la possibilità di una lettura dell’opera multilivello.

 

Elisa Leonini, Suono emerso, 2022. Particolare opera. Installazione terra e gesso, 250x25x300 cm. Serie Anomaliae, 2022. © Elisa Leonini

 

Le prime due mostre organizzate da zanzara arte contemporanea apriranno al pubblico dal 27.09.2022 al 30.12.2022, presso i due spazi della galleria, in Via del Podestà 11/11A e 14, Ferrara.

 

Discover more: www.zanzaraartecontemporanea.it

David Grigoryan Elisa Leonini ferrara odessa zanzara arte contemporanea
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